In cosa troviamo il senso della nostra vita?
Ognuno di noi durante la vita, più o meno consciamente, attraversa ogni singolo giorno nella speranza di riuscire a scorgere il senso più profondo della propria esistenza. E' bene sapere però, che non esiste un solo senso valido per chiunque e che esso una volta trovato, ammettendo di esserci riusciti, non è statico bensì dinamico e cambia assieme a noi, si modifica e prende altre forme. Ciò che poteva dare senso alla nostra vita in una fase precedente può non avere la stessa connotazione nel presente. Prendiamo i bambini; per loro la vita assume costantemente senso per una infinità di cose e così in adolescenza. Col tempo, sfiorando l'età adulta con le prime delusioni e i primi "conti con la realtà" tendiamo a non affidarci più a ciò che il nostro cuore ci propone. Il senso diviene allora: un lavoro stabile, un partner con cui essere sereni, uno stipendio che mi garantisca di poter raggiungere degli obiettivi pratici, dei figli, una casa e così via...
Naturalmente la scelta di senso a cui mi riferisco è qualcosa di più intuitivo, di più astratto anche, è legato ai nostri desideri più profondi, alla speranza di poter un giorno lasciare un proprio lascito con l'augurio di non avere rimpianti, di aver trovato quel senso profondo all'interno di sè che permette la comprensione naturale delle cose. La domanda "qual è il senso della vita?" riguarda un aspetto interiore, un viaggio personale, profondo, alla scoperta di noi stessi e della nostra relazione con la vita.
Quando ci poniamo questa fondamentale domanda iniziamo a far caso a molti più particolari della nostra vita, a tutte le sfumature cromatiche che essa coglie, inizia un percorso di ricerca di senso che parte primo di ogni cosa da noi stessi: il senso parte sempre dall'interno, non è possibile ricerca il senso dall'esterno se prima non c'è una chiarificazione intima e personale. E' questo il momento in cui inizia il viaggio, un viaggio di scoperta, di ricerca di verità e di consapevolezza, un percorso che dura tutta l'intera vita e che si trasforma fino a quando non siamo certi di aver trovato il nostro senso.
In una ricerca sul senso della vita, quattro psicologi sociali, Roy F. Baumeister, Kathleen Vohs, Jennifer Aaker ed Emily Garbinsky hanno cercato di rispondere a questa affannosa domanda esplorando il rapporto tra felicità e senso della vita. La ricerca è stata condotta su 400 volontari, tra i 18 e i 78 anni e quello che hanno scoperto è affascinante. Non essendoci un unico senso i ricercatori hanno scoperto però che c'è un'altissima correlazione all'84,5% tra l'essere felici e l'aver trovato il senso della propria vita.
La vita è troppo breve, troppo imprevedibile e talvolta troppo dolorosa per affrontarla senza lasciarsi amare e senza amare con tutto se stessi. Nel mio percorso ho compreso che questo offre la possibilità di un senso alla maggior parte delle persone. Un amore che parte dal proprio Io per poi completarsi e intensificarsi, svilupparsi con quella rete di persone che strato dopo strato ci rendono chi siamo e che assieme al mondo definiscono la nostra esistenza, il nostro operato quotidiano, le nostre scelte.
Alcune persone trovano il senso della propria esistenza in un percorso psicoterapeutico, ma ci sono anche altri modi: dei viaggi, il raggiungimento di mete spirituali, la coltivazione di un talento, la dedizione ad uno sport o ad una passione, aspetti più spirituali (il benessere autentico, l'energia primordiale, la conoscenza autentica, la fede) o al contrario più pragmatici (una laurea, una casa, un lavoro) e così via... Ricorda solo che ogni cosa arriva nel momento giusto in cui la tua anima è pronta ad accogliere quel cammino, al fine di poterne cogliere ogni suo aspetto.
Quindi non esiste un solo senso, non è sempre definitivo una volta trovato, non è qualcosa che si trova in un cassetto o in cassaforte ma nella nostra parte più intima e intuitiva. Adesso supponente che avete ricevuto la terribile notizia di dover morire presto (terribile lo so) ma immaginate che risposta dareste a: per cosa ho vissuto fino ad ora? Cosa desideravo quando ero piccolo/a. Quale senso mi ha fatto svegliare ogni mattina e trascorrere l'intera giornata per tutti questi anni? Cosa davvero avrei desiderato in questo momento? Cosa mi permetterebbe di andare via in serenità? Se hai trovato la risposta sei a buon punto, se pensi di non avere ancora abbastanza fiducia nella risposta o non averla affatto, allora buon viaggio!
in foto Federica Viola, Santiago De Compostela 2020